COS'È "REIKI TRADIZIONALE GIAPPONESE" E
COME PUÒ AIUTARTI
Reiki come medicina energetica
Reiki tradizionale giapponese è una pratica di guarigione energetica. Nasce in Giappone negli anni '20 del XX secolo. Alle sue origini ha come obiettivo principale il restauro del benessere psico-fisico attraverso l'utilizzo di quella che il fondatore di questa pratica - Mikao Usui - chiamava "Rei ki/energia straordinaria".
Durante il trattamento, l'energia viene convogliata nei punti di squilibrio (identificati del terapeuta) tramite il delicato contatto delle mani, senza pressione o movimenti, favorendo la guarigione fisica, emotiva e mentale.
Nella prospettiva odierna, Reiki rientra nell'ambito della Medicina Energetica, vale a dire quelle pratiche mediche che studiano gli effetti terapeutici dell'energia prodotta da sistemi medicali o dal corpo umano. Negli ultimi 20 anni è sempre più studiata clinicamente ed utilizzata a livello ospedaliero.
- Stress, ansia e depressione
- Malessere generico
- Dolore acuto o cronico
- Attenuazione del dolore e benessere durante i trattamenti contro il cancro
- Fobie
Approcci giapponese ed occidentale
Reiki tradizionale giapponese è nato in un contesto storico-culturale ben preciso, cioè il Giappone dei primi vent'anni del XX secolo. Quella società - piuttosto sofferente dal punto di vista salutare - necessitava un supporto medico complementare alle soluzioni offerte del sistema sanitario nazionale giapponese.
In concomitanza, dagli Stati Uniti si stava diffondendo il "New American Thought" ("Nuovo Pensiero Americano"), il cui messaggio principale era "ogni pensiero negativo comporta peggioramento di salute generica per l'individuo. Quindi, 'curare/portare' i pensieri negativi verso i positivi, porta ad un miglioramento dell'intero sistema mente-corpo". Questo elemento ha intensamente influenzato la nascita ed evoluzione di Reiki tradizionale giapponese, dando estrema importanza all'aspetto di "mente pensante" ma associandolo ad un aspetto più specificamente culturale del Giappone ovvero il "cuore", inteso in senso metaforico, come "aspetti emotivi che caratterizzano ogni essere umano". Questi due concetti sono stati fusi nel cosiddetto "kokoro".
In sintesi, l'obiettivo finale del Reiki giapponese è quindi mantenere il kokoro equilibrato
Questi due elementi, insieme al Buddismo e Shintoismo culturalmente presenti in Giappone, permisero a Reiki di svilupparsi e fiorire con tecniche precise, mirando a raggiungere obiettivi di maggior benessere per chi utilizzasse questa pratica.
Eventi storico-culturali dalla Seconda Guerra Mondiale in poi hanno chiaramente influenzato anche Reiki Tradizionale Giapponese e ne hanno determinato la sua evoluzione. Primo tra tutti la sempre più radicale differenziazione con la sua evoluzione più prettamente occidentale, iniziata negli ultimi anni di vita della signora Takata.
La storia ha dunque portato Reiki a differenziarsi in due grandi macroaree, con differenti concetti chiave:
- L'approccio tradizionale giapponese pone molta attenzione a conservare le caratteristiche tecniche e i presupposti teorici della pratica energetica originaria, focalizzandosi sulla capacità tecnica diagnostica ed un'efficacia sempre maggiore attraverso la pratica costante
- L’approccio occidentale introduce elementi che provengono frequentemente dalla cultura indiana (es. i chakra) e molto spesso anche caratteristiche mistico-religiose. Come conseguenza, le caratteristiche tecniche perdono il loro valore originale. In particolare, Reiki occidentale tende a divinizzare il concetto di energia a partire da un’interpretazione del termine reiki non propriamente corretto (Reiki = Energia divina o Energia primordiale)
Apprendere Reiki
Questo breve excursus fa capire che la pratica di Reiki tradizionale giapponese può rappresentare non solo una scelta di pratica complementare, ma anche uno strumento di auto-trattamento che ogni persona può decidere di intraprendere. Al cuore della disciplina è il concetto della responsabilità di ogni individuo per il raggiungimento del proprio personale benessere.
Ci sono tre livelli attraverso cui imparare la pratica Reiki tradizionale giapponese.
Il primo livello Reiki è un'introduzione alla disciplina (incluso l'aspetto storico-culturale), con focus sulle tecniche di base e soprattutto a trasmettere un concetto fondamentale all'allievo, cioè la pratica dell’autotrattamento.
Il secondo livello rappresenta un ampliamento delle tecniche reiki - per operare sia sul piano mentale sia sul piano fisico - con l'obiettivo di una maggiore efficacia durante le sedute terapeutiche. Si affrontano anche i tre simboli/Shirushi del Reiki e la tecnica per praticare Reiki a distanza.
Il terzo livello Reiki introduce alcune tecniche avanzate anche di tipo diagnostico volte a massimizzare gli effetti dei trattamenti.
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